Un lungo, accorato, post su Facebook annuncia la chiusura della macelleria Paoletti, probabilmente il negozio più antico dell’Antella e di tutto il comune di Bagno a Ripoli. A scriverlo sul suo profilo Sandra Baragli che con il marito Alfredo Paoletti da molti anni manda avanti l’attività di famiglia, iniziata oltre 120 anni fa. L’ultima bistecca sarà venduta il prossimo 24 dicembre, poi festa e un po’ di commozione per il primo Natale in libertà dal lavoro.
Ecco il post di Sandra che annuncia la chiusura imminente.
Ed anche quest’anno, il Natale sta per arrivare.
In casa Paoletti, questo Natale porterà una grande novità.
Abbiamo preso una decisione importante. Alfredo è arrivato alla tanto agognata pensione, dopo oltre 43 anni di lavoro e ha deciso che pensione sia!
Ebbene sì, la Macelleria Paoletti, dopo oltre 120 anni di attività chiude.
Non è stata una decisione facile da prendere. In quel negozio, ampliato sì nel corso degli anni, ma sempre in quella sede, si sono succedute quattrogenerazioni. Forse uno dei pochi negozi a conduzione familiare che non ha mai cambiato ubicazione e proprietà.
Più di una le motivazioni che ci hanno portato a questa scelta. Prima fra tutte il fatto che i figli abbiano preso altre strade, che abbiano il loro lavoro e la loro famiglia, il negozio sarebbe quindi finito con noi.
Quel negozio ci ha dato tante soddisfazioni, ma ha chiesto in cambio tanti sacrifici. Ha chiesto una media quotidiana di lavoro di 14 ore, 6 giorni a settimana. Si è mangiato tante ferie, negli ultimi 15 anni, se metto insieme tutti i giorni di vacanza, non credo di arrivare a un mese! Si è preso anche la possibilità di piccoli svaghi, mai un venerdì o un sabato sera fuori con gli amici o al cinema o a teatro.
Quando negli anni, si sono aggiunti anche i genitori anziani da accudire, sono saltate anche le domeniche ed è diventato pesante.
L’ultima goccia che ha fatto accelerare verso questa decisione, è stata la recente malattia di Niccolò. Io mi sono assentata molto da negozio e quindi Alfredo non poteva mai mancare. Poteva vedere suo figlio solo il mercoledì e la domenica e lo ha davvero mal sopportato.
Chi non ha mai avuto un negozio non può comprendere quanto questo lavoro non lasci spazio a distrazioni, se lo vuoi fare bene. Non ci sono vie di mezzo, o lo fai come deve essere fatto o non lo fai.
Certo, ci mancherà. Ci mancheranno soprattutto le persone che quotidianamente o di quando in quando venivano a fare due chiacchiere, quel continuo contatto con la gente.
Non posso che ringraziare questo paese, l’Antella, che ci ha fatto lavorare e, grazie al lavoro, ci ha permesso di portare avanti una decorosa vita familiare.
Grazie davvero a tutti. Non perdiamoci di vista.
Buone feste. Buon anno nuovo. Buona vita a tutti!