Il Pd di Bagno a Ripoli di fronte alla sfida referendum. Una sfida anche con se stesso. Giovedì 6 ottobre si è svolta l’assemblea degli iscritti dei quattro circoli (Antella, Grassina, Ponte a Ema, Bagno a Ripoli) per fare il punto della situazione e lanciare la campagna referendaria “Basta un sì”. Anche se c’è chi dice “no” e chi “forse”. Il “fuoco amico” contro la linea del Pd non arriva da due militanti qualsiasi: a schierarsi contro la riforma costituzionale, il presidente dell’assemblea comunale, nonché segretario del circolo di Grassina, Rosauro Solazzi (“Non sono convinto, non so ancora come voterò”, ha spiegato con un pizzico di imbarazzo) e il presidente dell’Sms di Bagno a Ripoli, Renato Bettini (per niente imbarazzato: “Ho aderito a un comitato per il no”).
Il primo ha annunciato che non farà campagna per il “sì” e con lui tutto il circolo di Grassina. Il secondo ha dichiarato di ammettere, bontà sua, nei locali dell’Sms anche le riunioni dei sostenitori del “si” a giorni alterni con quelli del “no”.
Inoltre il segretario comunale Gian Bruno Ravenni ha annunciato che nei giorni scorsi due componenti della segreteria (Laura Franchini e Carla Faggi) si sono dimesse in contrasto con la posizione del partito sul referendum. “Serve più responsabilità militante – le ha redarguite il segretario – Non ci si può sfilare perché non si condivide una posizione. Occorre ritrovare il coraggio di rischiare”.
La maggior parte degli interventi, a cominciare da quello introduttivo di Ravenni e del sindaco Casini, sono stati centrati sull’utilità della riforma e sull’importanza di vincere il referendum. “Mi chiedo come si faccia a combattere contro il proprio partito a fianco di Grillo, Salvini e Meloni”, ha detto il sindaco. “Le conseguenze di una vittoria del no non le pagherà Briatore – ha esemplificato Giorgio Becattini – ma le classi più deboli. Certo, non finiremo in un precipizio tutti morti, ma conseguenze ci saranno”. “Se vince il no, non succederà nulla”, ha provato a minimizzare Bettini. “Il problema è proprio quello”, lo ha rintuzzato Pignotti. Voto al dibattito 7 (confronto di idee senza urli e offese da talk show).
La prima iniziativa pro referendum ci sarà mercoledì 19 ottobre con una cena di autofinanziamento (a offerta libera) al Crc Antella con la partecipazione del segretario regionale Dario Parrini. “Ad oggi, sul territorio di Bagno a Ripoli, sono stati costituiti cinque o sei comitati per il sì – ha detto Ravenni – devono diventare almeno dieci o quindici”. Voto all’iniziativa: 5,5 (la logorrea di Parrini è un rischio).
Presenti all’assemblea: 36. Oltre al segretario comunale Ravenni, al presidente dell’assemblea Solazzi e al sindaco Casini, c’erano fra gli altri i segretari dei circoli di Antella, Sulli, Bagno a Ripoli, Masi, Ponte a Ema, Coppolaro, dei Giovani democratici, Piarulli, i consiglieri comunali Ciprianetti, Bencini, Baragli, Falorni, Gastaldo e Conti. Non particolarmente azzeccata la data della riunione, in coincidenza con la partita della Nazionale contro la Spagna per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. Voto alla partecipazione 5,5 (4 a chi ha scelto la data).
Bilancio Festa dell’Unità a Capannuccia – Mancano ancora i dati definitivi, ha detto il responsabile dell’organizzazione, Tiziano Masi. Non sono stati raggiunti i risultati record, grazie al meteo particolarmente favorevole, dello scorso anno ma la festa è andata bene anche se l’incasso è stato di circa 32mila euro inferiore a quello del 2015 (chiuso con 35mila euro di attivo). Questa edizione farà registrare un attivo di 20/23mila euro. Dipenderà dalla conclusione della trattativa in corso con la Città metropolitana per concordare l’affitto dell’area di Mondeggi utilizzata per gli stand.