Trovare un minimo comun denominatore sul tema “terza corsia” era difficile, ed infatti stavolta (contrariamente al passato) non è stato trovato. Il documento presentato dalla giunta, con una serie di prescrizioni specifiche per il progetto del tratto riguardante la galleria di San Donato e la destinazione nella valle dell’Isone delle terre di scavo, è stato approvato solo dai consiglieri del Pd. Hanno votato contro la consigliera Sonia Redini (Cittadinanza attiva) e il consigliere Pier Luigi Zanella (Sinistra Italiana), la cui posizione si sta progressivamente smarcando dalla maggioranza di cui ancora fa parte. E’ uscito dall’aula non partecipando al voto (che aveva annunciato contrario), su suggerimento della segretaria generale dottoressa Dupuis, il consigliere grillino Paolo Sartoni, per evitare un possibile conflitto di interessi da lui stesso denunciato (il campo base di Autostrade verrà allestito su un terreno di sua proprietà).
Venerdì prossimo, 22 aprile, alla Conferenza dei servizi chiamata a dare l’ultimo via libera al progetto del lotto 2, il Comune di Bagno a Ripoli presenterà un documento di 15 pagine pieno di richieste di aggiustamenti, modifiche e prescrizioni messo a punto dagli uffici tecnici e integrato con le osservazioni della Commissione paesaggio, di un geologo e della Commissione speciale per la terza corsia. Una lettera aperta di questa commissione al Consiglio comunale, che costituiva una tirata d’orecchi per l’amministrazione, è diventata in realtà “lettera chiusa” perché non è stata data pubblica lettura (il testo lo trovate al termine dell’articolo).
Il dibattito tra maggioranza e opposizione è stato aspro. Le posizioni inconciliabili. Da una parte Redini, Santoni e Zanella, dall’altra Bencini, Baragli e Ciprianetti a sostegno del sindaco Casini. In ballo non il contenuto del documento tecnico, il cui contenuto è condiviso da tutti, ma i tempi (forte ritardo) e i modi in cui si è venuti a conoscenza del progetto di “rimodellamento morfologico” della valle dell’Isone, che dovrebbe essere sommersa da un milione e mezzo di metri cubi di terre di scavo. Secondo le opposizioni il documento è un tentativo tardivo di rimediare ad un impatto ambientale pesante e il tempo trascorso ha permesso ad Autostrade di rafforzare la propria posizione. La giunta attuale e quella precedente sono state accusate di “aver taciuto le informazioni al Consiglio”, di non aver coinvolto i cittadini in un confronto sul progetto. “Così le prescrizioni non sono credibili – ha affermato Redini – Forse avremo delle opere di compensazione ma ci terremo le terre di scavo”. Sartoni ha chiesto che Autostrade faccia una riflessione sulle proteste dei cittadini. Zanella ha denunciato un “dibattito pubblico assente” e il “mancato sforzo per cercare una convergenza su una mozione comune”.
La presidente della Commissione speciale terza corsia Sandra Baragli (Pd), ha tenuto a puntualizzare che la lettera aperta al Consiglio “è di eccessiva durezza ma risponde alle esigenze degli altri commissari”. Ha ricordato che in passato sono state fatte numerose assemblee sul progetto terza corsia e che “il Comune ha fatto un grande sforzo per venire incontro alle esigenze di tutti non lasciando nulla di intentato”. Ha difeso la richiesta di opere compensative (contributo per la variante di Grassina, riorganizzazione dello svincolo di Firenze Sud, sistemazione di via Peruzzi e via di Ritortoli, pista ciclabile Ponte a Niccheri-Antella per un valore di circa 3,5 milioni) “che non mi sembrano una svendita”. L’assessore Frezzi ha precisato che la richiesta di opere compensative è aggiuntiva alle prescrizioni e non si tratta di uno scambio.
Secondo Cirpianetti (Pd) “l’argomento esige un atteggiamento più costruttivo” e in difesa della maggioranza: “Non abbiamo responsabilità sul livello del dibattito. Anche i consiglieri sarebbero stati più contenti se avessero saputo prima del progetto”. Duro con la propria parte politica l’intervento del capogruppo Pd Andrea Bencini: “E’ vero che gli organi politici non sono stati messi a conoscenza del progetto. Non è difendibile la posizione della precedente amministrazione su questo. L’ex sindaco Bartolini, che ha chiesto il rinvio della Conferenza dei servizi, sembra cadere dal pero ma nel 2011 era già tutto noto. Ormai abbiamo le mani molto legate, non è più possibile modificare il progetto. Ammetto che il confronto politico non c’è stato, ma ora occorre portare a casa il risultato. Comunque il progetto San donato è sfuggito alla giunta e anche a qualcun altro”.
Chiusura al sindaco Casini: “Il nostro obiettivo è difendere il territorio. Anche i 13 consiglieri di maggioranza rappresentano i cittadini, non solo i tre dell’opposizione. Forse c’è stata una sottovalutazione di questo progetto ma per noi è stata una novità. Il mio compito è guidare un percorso che porti i maggiori vantaggi possibili e riduca i disagi alla comunità di Bagno a Ripoli. C’è chi fino ad ieri era in maggioranza e ora ci vuole insegnare cosa fare. E’ la politica delle porte girevoli. Mi aspetterei un po’ più di coerenza”.
La “Lettera aperta al Consiglio comunale” inviata dalla Commissione speciale terza corsia.
Con il documento allegato la Commissione consiliare speciale per la terza corsia autostradale vuole fornire al Consiglio comunale una serie di suggerimenti scaturiti dopo audizione di Società autostrade, Amministrazione comunale (parte politica e parte tecnica), cittadini. Si tratta di proposte soprattutto centrate sul progetto di “rimodellamento morfologico” della valle dell’Isone che sarà trasformata in un deposito per circa un milione e mezzo di metri cubi di terre da scavo.
Preliminarmente al documento in questione la Commissione, pur avendo preso atto delle scuse del sindaco in Consiglio comunale circa la mancata informazione sul progetto, tiene a puntualizzare alcuni aspetti del proprio lavoro e dei rapporti con l’Amministrazione comunale.
In questa vicenda troppe volte si è avuta la sensazione e in alcuni casi la certezza di superficialità, scarsa trasparenza, mancata comunicazione. Non solo da parte di Autostrade ma anche da parte dell’Amministrazione comunale. E questo è intollerabile.
Visto e considerato i fatti pregressi:
– Da ora in poi la Commissione esige (il termine perentorio non vuole essere irrispettoso, ma non devono esserci equivoci) che qualsiasi notizia riguardante il progetto, l’iter amministrativo, l’allestimento dei cantieri, l’organizzazione dei lavori, i rapporti con la cittadinanza venga tempestivamente comunicata dall’Amministrazione comunale a tutti i membri della Commissione.
– Lo scopo della Commissione, stabilito dal Consiglio comunale, è di collegamento e informazione tra l’istituzione e i cittadini. Un ruolo che una frammentaria informazione, come è accaduto recentemente, rende impossibile da svolgere.
– Per questo, non avendo alcuna intenzione di giocare il ruolo della “foglia di fico”, qualora si dovessero ripetere episodi di scarsa trasparenza, la Commissione trarrà immediatamente le relative conseguenze.
Grazie a Matteini per il resoconto rapido e preciso. In effetti la questione è molto seria e grave. Abbiamo una rottura di un patto con i cittadini ai quali avevamo promesso informazione e coinvolgimento… Questo è gravissimo. L’amministrazione sapeva dal 2011 di questa variante e certamente l’attuale sinsaco da inizio 2015 ma tutto è stato taciuto ai cittadini, al consiglio comunale e alla commissione speciale III corsia che ha fatto una lettera politica durissima. Il sindaco quando parla di “porte girevoli” in politica ha ragione, ci sono sindaci che facevano l’assessore ai lavori pubblici ma rivendicano una verginità perché “non sapevano” anche se sapevano certamente da un anno ma non hanno informato i cittadini. La Baragli, presidente della commissione III corsia, non concorda sui toni ma sul contenuto…glissa. Bencini, di cui conosco con certezza le qualità, fa un intervento quasi da opposizione ma poi, forse obtorto collo, annuncia il voto favorevole. Sulla posizione di Sinistra Italiana non mi esprimo qua, l’ho già fatto a viso aperto in consiglio, peccato ricevere insulti e non riflessioni politiche ma è evidente che la cifra del confronto è stata scelta così. L’ultima cosa, se vuole e può Matteini, lei come membro della commissione III corsia, nominato dal consiglio comunale e quindi rappresentante di tutti i cittadini, cosa pensa della quantitá e della qualitá dell’informazione data ai cittadini sul milione e mezzo di terre di scavo che “rimodelleranno” il nostro territorio? Grazie per l’ospitalità
E’ ovvio, come si desume dalla lettera della Commissione, che l’informazione è stata tardiva anche per la popolazione. Devo però dire che l’assemblea a Osteria, pubblicizzata in modo soddisfacente anche grazie agli articoli sulla Nazione (non voglio arrogarmi meriti per il mio blog), ha visto la partecipazione di un centinaio di persone. L’occhio ne è rimasto appagato, ma se si tiene conto che Bagno a Ripoli ha quasi 27mila abitanti e tra Antella e Osteria (le zone più interessate) ve ne abitano 5/6mila, il dato diventa sconfortante. Che la partecipazione (in genere) dei cittadini alla vita politico/amministrativa sia scarsa non è una novità. Ma sarebbe l’unico modo per dare più energia ai sindaci. E magari anche di “impressionare” un colosso come Autostrade.
La partecipazione dei cittadini non può essere invocata come fatto naturale ma promossa dai rappresentanti eletti nei vari partiti nel consiglio comunale. Primariamente dal sindaco e dalla giunta che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini del comune. E’ stato ed è molto grave sottrarre o nascondere alla cittadinanza le conseguenze di un intervento quale quello della terza corsia e della variante S.Donato. Questo comportamento provoca ancora più distacco dalla partecipazione, ma forse questo è un obiettivo per un potere che vuol avere le mani libere di far prevalere “interessi superiori”. L’energia maggiore e quindi un maggiore potere contrattuale il sindaco doveva cercarlo nel sostegno dei cittadini e nei vari pareri dei consiglieri di opposizione, della Commissione speciale, di Lega Ambiente e dalle Assemblee dei cittadini.Tutto ormai si focalizza sullo scempio della valle dell’ISONE, dando per scontato che si procederà ad un controllo puntuale e severo della fase esecutiva del progetto. Credo che il Sindaco possa e debba richiedere una diversa destinazione del materiale di scavo della galleria S.donato che non incide sui tempi e la struttura del progetto Variante. Personalmente come cittadino di Bagno a Ripoli, senza alcun conflitto di interessi nè politici nè economici, mi impegnerò a costituire comitati, informare e mobilitare i cittadini a coinvolgere politici eletti in Regione e Parlamento nazionale. Grazie per l’ospitalità
Dario Caiani