Sono circa 200 le osservazioni presentate da singoli cittadini e associazioni al Piano Strutturale e al Piano Operativo (i nuovi strumenti urbanistici in approvazione) del Comune di Bagno a Ripoli.
Molte di quelle che riguardano l’area del Pian di Ripoli sono state elaborate dal Coordinamento di 14 associazioni (Legambiente, Italia Nostra, L’ARCA, Fridays For Future Firenze, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune, Il Pianeta, Per una Cittadinanza Attiva Bagno a Ripoli, Potere al Popolo, ASD Piano Terra, Firenze in Tralice, Rifondazione Comunista, VAS onlus–Circolo Chianti Fiorentino e il Comitato di Vicchio e dintorni).
“Noi ci auguriamo che siano prese in considerazione – scrivono in un documento-appello – e che il sindaco e la sua maggioranza apportino sostanziali modifiche agli atti in questione, poiché, in pochi anni, il nostro Comune cambierà decisamente volto, soprattutto per quanto riguarda il Pian di Ripoli”.
Le associazioni ricordano le previsioni urbanistiche per quell’area: il nuovo centro sportivo della Fiorentina (già in fase di esecuzione) con 22.000 mq di nuove edificazioni; nell’area vicina al Gobetti Volta, 80 appartamenti, un museo, un asilo e negozi per un totale di 14.200 mq; nell’area ex Omnes, 20 nuovi appartamenti; le opere relative alla tramvia (deposito delle vetture, parcheggi scambiatori, hub per i bus, capolinea con servizi). Inoltre sono già stati approvati gli ampliamenti sia del Match Ball, per 4.700 mq, sia di Villa Olmi per 4.600 mq.
“Tutto ciò stravolgerà completamente questa parte del territorio – afferma il Coordinamento – l’unica pianura ancora fertile di questo comune. Molte delle osservazioni che questo Coordinamento di
associazioni, comitati e gruppi politici ha prodotto richiedono che almeno l’area intorno al Gobetti
Volta non sia cementificata, e che venga mantenuto il corridoio verde che dal Parco di Sorgane passa
per via degli Olmi e va verso l’Arno, un corridoio ecologico che continui a separare Bagno a Ripoli da
Firenze. Nelle nostre osservazioni abbiamo chiesto che l’Amministrazione punti sul recupero dell’esistente, sia per le residenze sia per le attività economiche, senza consumare ulteriore suolo”.