I loro negozi sono ormai parte integrante della storia di Bagno a Ripoli. Punto di riferimento, non solo commerciale, per il territorio. Sono le 52 imprese, molte familiari, che con oltre 40 anni di attività fanno parte dell’Albo delle botteghe storiche. Ieri sera, giovedì 22 marzo, l’Amministrazione comunale le ha riunite nei locali della Biblioteca comunale a Ponte a Niccheri e le ha premiate con una targa in terracotta che potrà essere esposta all’esteno del negozio (senza tassa di affissione, ha tenuto a precisare il sindaco Casini). Una sorta di marchio di qualità e resistenza al trascorrere del tempo. La consegna da parte dello stesso sindaco e dell’assessora Cellini, è stata l’occasione per un rapido e simpatico excursus sulla storia di queste attività imprenditoriali. Non sono mancate emozione, gag, battute e applausi per tutti. Una vera e propria ovazione ha raccolto la Maurino, titolare dell’antro-mesticheria all’Antella: “Il mio più che un negozio è un dopo lavoro – ha detto – Vengono a fare due chiacchiere i mariti che le mogli non vogliono a casa e gli anziani quando il Circolo è chiuso”.
Da un alimentari a una farmacia, da una ferramenta a un giornalaio, un caleidoscopio di piccole-grandi storie. C’è chi ha installato cassaforti in tutti e cinque i continenti “anche a qualche personaggio famoso, ma niente nomi” (Bruno Parrucci, via di Campigliano), e chi con le targhe ha fatto il bis: Cappelli con forno all’Antella e pasticceria a Grassina. Abbiamo scoperto che Gianluca e Matteo, parrucchieri in piazza Peruzzi all’Antella, hanno spesso nelle mani la testa del sindaco. Siparietto botta e risposta tra il primo cittadino e Anna Bischi dell’omonima farmacia all’Antella. Momenti di commozione nella consegna della targa a Milko Vettori dell’oreficeria Giovannoni, in ricordo del padre scomparso e grande animatore di ogni iniziativa all’Antella. “Dobbiamo ringraziare soprattutto la gente, è grazie a chi viene a comprare da noi che possiamo andare avanti”, ha voluto sottolineare il titolare della Ferramenta Rontini di Grassina.
Targhe consegnate anche a quattro negozi storici i cui titolari hanno deciso di ritirarsi a godere della meritata pensione: “Ora noi ci riposiamo, auguro a tutti voi buon lavoro”, ha detto Alfredo Paoletti della omonima (ex) macelleria.
L’importanza di avere nei paesi le “serrande alzate” è stato ricordato dal sindaco Casini e dall’assessora Cellini: “Quando sono abbassate le città hanno un altro aspetto. Per questo l’Amministrazione comunale vuole tenere un rapporto stretto con i commercianti ed è presente ad ogni nuova apertura. La targa per le botteghe storiche è un piccolo riconoscimento che si aggiunge agli sgravi fiscali: Tari, Tosap, imposta pubblicità. Realtà come queste, che vanno avanti da 40 anni o anche molto di più, hanno lavorato bene per la comunità”.
Alla fine buffet offerto dall’Alimentari La Tommasina di Capannuccia, brindisi e foto di gruppo.
Per non creare polemiche, le targhe in terracotta sono state commissionate fuori da Bagno a Ripoli. Le ha fornite la ditta Mital dell’Impruneta per un importo di 3.050 euro (100 targhe).